L’Oratorio del Rosario con la sua chiesetta della Beata Vergine del Rosario, situato sulla via Piacenza a sud del ponte del fiume Serio, ancora oggi molto frequentato dagli abitanti del paese, fu costruito dalla Compagnia del Rosario all’incirca tra il 1611 e il 1618, di questo periodo è rimasta la teletta votiva del confratello Giovan Maria Longari, opera di Giovan Angelo Ferrario, oggi conservata nella casa parrocchiale.
E' il monumento più importante tra le chiese minori, per la presenza del magnifico ciclo di affreschi con cui Gian Giacomo Barbelli nel 1641 decorò le volte del presbiterio (nell'abside e sulla volta) con i Quindici Misteri del Rosario.
La prima domenica di Ottobre vi si svolge la festa della Madonna del Rosario e da questo Oratorio parte la processione con la statua della Madonna sul fiume Serio, in tale evento le rive vengono illuminate da fiaccole e lumini.
La chiesetta fu edificata su un precedente luogo sacro dedicato a S. Stefano.
L’Oratorio della Madonna, detto anche “del ponte”, fu costruito per dare la possibilità agli abitanti della riva sinistra del Serio di frequentare una chiesa, quando le piene del fiume ne impedivano l’attraversamento.
Nel 1659 Mons. Badoer sollecitava la realizzazione di un nuova delimitazione davanti alla tribuna per collocarvi la statua di San Carlo e raccomandava di aprire due finestre, una a sinistra e l’altra a destra.
L’Oratorio del Rosario deve la sua importanza e la sua fama al ciclo di affreschi dipinto da Gian Giacomo Barbelli nel 1641.
La facciata orlata alla sommità da un sussueguirsi di pietre a vista è sormontata da tre pinnacoli. Sotto il timpano una bifora di vetri multicolore,costituisce la base per una statuetta fittile raffigurante San Giorgio, noto santo guerriero. A lato del portale si apre un pertugio quadrato, il quale indicava ai pellegrini di un tempo che qui potevano trovare rifugio e sostare per riposarsi. Il Portale di legno chiodato è contornato da colonne ed è arricchito da un affresco raffigurante la Modonna con Bambino. Nell'interno l'abside piuttosto ampia ospita, alla sua sommità, la classica trave che porta l'arco trionfale. Sopra di essa si trova un crocefisso ligneo dai lineamenti intensi e drammatici Bella e ben conservata è la balconata della cantoria in legno scolpito,che si arricchisce di esili ed eleganti colonnine a torciglione.